Il prezzo psv gas è un elemento fondamentale per il mercato del gas metano in Italia. Il PSV (acronimo di Punto di Scambio Virtuale) un punto di riferimento per tutte le transazioni commerciali che avvengono tra produttori, importatori, distributori e consumatori di gas nel nostro paese.
Nel contesto del mercato liberalizzato, l’indice PSV del gas funge da indice per stabilire il prezzo del metano e garantire l’efficienza delle negoziazioni.
Questo sistema consente una maggiore trasparenza e organizzazione, consentendo ai diversi attori che operano nel mercato di adattarsi alle variazioni dei prezzi e delle condizioni.
Se vuoi conoscere il valore e l’andamento aggiornato del prezzo del metano, continua a leggere fino all’apposita sezione.
Cos’è il PSV e come si misura?
L’Indice PSV del gas è un indicatore di mercato utilizzato per determinare il prezzo all’ingrosso del gas metano nella Borsa del gas italiana. Quest’ultima è stata creata nel 2010 e viene gestita dal GME (Gestore dei Mercati Energetici), che consente in tal modo agli operatori di sottoscrivere contratti di acquisto e vendita (mensili o relativi ad un intero anno termico).
In altre parole, è l’hub virtuale in cui la domanda e l’offerta (e quindi l’acquisto e la vendita) si incrociano in Italia su base giornaliera.
Snam Rete Gas, la società che organizza anche la rete dei gasdotti in Italia, gestisce questo punto di scambio virtuale denominato PSV, in modo tale che i fornitori di gas possano applicare ogni mese ai privati e alle aziende il prezzo di vendita della componente materia prima gas, sempre aggiornato in base all’andamento del mercato.
E’ per questo che le nostre bollette del gas aumentano e diminuiscono in continuazione: dipende tutto dall’andamento giornaliero, settimanale e mensile dell’indice PSV del metano.
I fornitori (nel mercato libero) dunque acquistano il gas all’ingrosso al prezzo di mercato, per poi “rivenderlo” a noi nel momento in cui paghiamo le bollette, che saranno alte o basse in base alle fluttuazioni del mercato.
Perché è così importante capire il PSV e monitorare la quotazione del gas?
Comprendere il funzionamento dell’indice PSV del gas metano è essenziale per gli operatori del settore energetico, nonché per i consumatori finali e gli investitori (i cosiddetti “trader” che acquistano e vendono regolarmente).
Il monitoraggio della quotazione del gas può fornire un quadro più chiaro della dinamica del mercato del metano , consentendo ai vari attori di prendere decisioni informate e strategiche.
Ad esempio, un aumento dell’indice PSV gas potrebbe indicare una maggiore domanda o una diminuzione dell’offerta, che a sua volta potrebbe influenzare le decisioni di investimento delle aziende del settore o le scelte dei consumatori fra un contratto a prezzo fisso o variabile.
Analogamente, una diminuzione della quotazione del metano potrebbe segnalare un’eccesso di offerta o un calo della domanda, con possibili ripercussioni sulle strategie di produzione e commercializzazione del gas metano.
Ma non sono solo gli “addetti ai lavori” a dover monitorare l’andamento del PSV. Anche noi consumatori finali (i titolari di un’utenza del gas domestica o business) dovremmo seguire le oscillazioni del PSV per restare aggiornati, in modo tale da comprendere cosa accade mese dopo mese alle nostre bollette del gas.
Capire ciò che accade e avere un quadro chiaro della situazione ci consente di prendere delle contromisure, magari passando ad un altro gestore con un’offerta migliore e più adatta alle nostre esigenze.
Al contrario, non conoscere e non comprendere perchè si verificano dei rincari in bolletta significa restare perennemente in un limbo in cui tutto ciò che possiamo fare è non fare nulla e sperare che le cose vadano bene.
Unità di misura dell’indice del PSV: €/MWh o €/Smc?
Il prezzo all’ingrosso del gas metano sulla Borsa italiana (denominato PSVDA_MM) viene espresso in €/MWh (euro per megawattora).
Quest’ultima è l’unità di misura ufficiale in tutti i punti di scambio del gas (o hub virtuali) a livello europeo.
Come sappiamo, quello italiano prende il nome di PSV.
E negli altri paesi?
- In Olanda, l’hub virtuale di riferimento è il TTF
- In Germania, il centro di scambio del gas all’ingrosso prende il nome di NCG VTP
- In Francia, viene utilizzato un hub nazionale denominato PEG
- In Gran Bretagna, si chiama NBP
Tuttavia, il prezzo del gas metano in bolletta viene espresso con un’altra unità di misura: €/Smc.
Ora vediamo quali sono i motivi e cosa bisogna fare per convertire queste due unità di misura l’una nell’altra.
Significato di Smc e perchè viene utilizzato
Smc è l’acronimo di Standard Metro Cubo, che rappresenta un metro cubo di gas naturale in condizioni standard, vale a dire quando la temperatura è di 15 gradi celsius (15°C) ad una pressione di 1,01325*105 Pascal (Pa).
Dal momento che il volume e il peso di un gas cambiano nel tempo al variare della temperatura e della pressione, è stato necessario creare una nuova unità di misura, in modo tale da avere uno standard di riferimento nelle bollette del gas dei consumatori, indipendentemente dalla zona in cui vivono.
Questo concetto è fondamentale, perchè ci permette di comprendere che un metro cubo di gas al Sud Italia in riva al mare non contiene lo stesso quantitativo di energia di un metro cubo di gas in montagna al Nord Italia.
Ad una altitudine e ad una latitudine diverse, la pressione e la temperatura del gas cambieranno. Conseguentemente, saranno diversi anche il peso e il volume di quel gas, che conterrà quindi quantità di energia diverse in un caso o nell’altro.
E’ chiaro, quindi, perchè i consumi in bolletta non vengono fatturati utilizzando il normale “metro cubo” come unità di misura. L’unico modo per uniformare il prezzo dell’energia del gas metano effettivamente consumata è quello di convertire i metri cubi misurati dal contatore in standard metri cubi.
Come convertire i metri cubi di gas in Smc e viceversa
Per convertire i metri cubi di gas metano in Smc bisogna moltiplicarli per il cosiddetto coefficiente C di conversione, che cambia a seconda della località in cui si trova il contatore. Ovviamente, per fare il calcolo inverso è sufficiente dividere invece di moltiplicare.
Il compito di stabilire il valore di questo coefficiente è stato affidato ad ARERA (l’Autorità di regolazione per l’energia, le reti e l’ambiente). L’Autorità, inoltre, comunica il valore del coefficiente C ai fornitori di gas, che effettuano automaticamente la conversione dei metri cubi misurati dal contatore.
Ad esempio, a Milano il coefficiente C è pari a 1,027235. Ciò significa che 1 metro cubo di metano corrisponde a 1,027235 Smc.
Conversione fra Smc e MWh: come si calcola?
Ora che abbiamo compreso il funzionamento dell’Smc, siamo arrivati al passaggio finale: la conversione fra MWh e Smc, e viceversa.
Dal momento che il MWh (e quindi anche il kWh, che equivale a 1 millesimo di MWh) è un’unità di misura dell’energia, per effettuare la conversione occorre calcolare quanta energia è contenuta in 1 Smc di gas metano.
Possiamo farlo grazie al PCS, acronimo di Potere Calorifico Superiore, misurato ed espresso in MJ/Smc. In estrema sintesi, il PCS ci dice qual è la qualità di un combustibile e quindi quanta energia contiene al suo interno effettivamente. O ancora: quanto calore viene prodotto dalla combustione di un certo quantitativo di gas.
Per il gas naturale, il PCS standard è stato stabilito da SNAM a 38,52 MJ/Smc (oppure 0,03852 GJ/Smc). Dal momento che 1 MWh di energia equivale a 3600 GJ, facendo alcuni calcoli (che qui ometteremo), otteniamo questo coefficiente:
0,0107
Pertanto, se il prezzo PSV del gas è espresso in €/MWh e vuoi convertirlo in €/Smc ti basterà moltiplicarlo per il coefficiente di 0,0107 (riferito ad un PCS pari a 0,03852 GJ/Smc). Analogamente, se vuoi effettuare la conversione inversa (da €/Smc a €/MWh) ti basterà dividere per 0,0107 invece di moltiplicare.
Facciamo un esempio. La media mensile del PSV più alta mai registrata finora è stata di 232,658 €/MWh ad agosto 2022.
Moltiplicando questo valore per il coefficiente 0,0107 otteniamo 2,49 €/Smc (approssimato a due cifre decimali).
L’andamento del valore dell’indice PSV gas e i fattori che lo condizionano
Prima di analizzare nel dettaglio la variazione del PSV gas negli ultimi anni, occorre comprendere in che modo i fattori esterni e interni ai singoli stati possono influenza l’equilibrio fra la domanda e l’offerta sui mercati all’ingrosso del gas.
Ora vediamo qual è stato l’andamento del PSV del metano negli ultimi anni, dal 2017 ad oggi. I dati che seguono sono quelli ufficiali pubblicati sul sito del GME (sul quale è possibile trovare anche il valore del PUN oggi e il suo andamento), che considera un “anno termico” il periodo che inizia ad ottobre e finisce a settembre dell’anno successivo.
- Le frequenti e massicce attività speculative negli hub virtuali in cui il gas viene scambiato all’ingrosso. Il TTF, nel quale si decide la quotazione del gas ad Amsterdam ne è l’esempio più emblematico ed è stato portato recentemente alla ribalta anche da noti esponenti della politica italiana ed europea.
- Le condizioni del meteo in ogni stagione possono influenzare la domanda e il prezzo del gas. In presenza di condizioni meteorologiche avverse, la produzione di energia o l’estrazione di gas possono essere interrotte, il che comporta una diminuzione dell’offerta e un aumento del prezzo.
- La conversione al carbone, che porta alla diminuzione della dipendenza dal gas come fonte di approvvigionamento di energia elettrica. Ciò, a sua volta, comporta la diminuzione della domanda di gas e un conseguente calo dei prezzi sul mercato all’ingrosso.
- Tutti gli inverni, il consumo di gas aumenta a causa del riscaldamento domestico. Ciò accade in misura meno accentuata in caso di inverno mite, ma è una tendenza stagionale fisiologica.
- Le politiche dei singoli Stati, nonostante sia difficile valutare l’impatto effettivo di queste misure.
- Le relazioni geopolitiche con i Paesi esportatori, a partire dalla Russia, possono avere un impatto sull’approvvigionamento e sul costo del gas. Se le importazioni di gas russo diminuiscono, i singoli Stati sono obbligati a cercare alternative per l’approvvigionamento energetico.
- L’alta ventosità, che comporta un aumento dell’energia elettrica prodotta grazie all’eolico.
- La produzione di energia elettrica da parte delle centrali nucleari.
- La diminuzione o l’aumento dell’attività produttiva a seguito di una crisi economica può influenzare la domanda di energia e di gas. In caso di contrazione economica, la domanda diminuisce, mentre in caso di ripresa economica la domanda aumenta.
- La quantità di gas naturale liquefatto (GNL) disponibile per l’importazione dai paesi esportatori, con particolare riferimento agli Stati Uniti.
- L’incremento o la diminuzione della richiesta di gas da parte della Cina può avere un impatto sul prezzo del gas. Se la domanda aumenta, il prezzo può aumentare a causa di un’asta più competitiva per l’acquisto del gas.
- La capacità reale di rigassificazione del gas naturale liquefatto (GNL) in Europa, che determina la quantità di gas metano disponibile attraverso l’importazione di GNL.
- La mancanza di acqua a causa della siccità può influire sulla produzione di energia idroelettrica. Ciò è avvenuto, ad esempio, durante l’estate del 2022, in cui una grave e prolungata siccità ha colpito la regione del Mediterraneo dell’Europa Occidentale.
Andamento del PSV dal 2016 all’inizio del 2020
Per semplicità, il periodo compreso fra Ottobre 2016 e i primi mesi del 2020 (prima dei lockdown) può essere accorpato, dal momento che le variazioni del PSV sono state pressochè irrilevanti, se paragonate a quelle avvenute nei 3 anni successivi.
Come vediamo dal grafico sottostante, la quotazione del gas è rimasta più o meno costante su valori compresi fra un minimo di 11,525 €/MWh (Agosto 2019) e un massimo di 29,057 €/MWh (Settembre 2018).
Questi anni sono stati caratterizzati da una complessiva stabilità sui mercati internazionali, con tensioni geopolitiche che si potevano già intravedere ma erano ben lontane dagli scenari che oggi conosciamo.
Mese | PSV (media mensile in €/MWh) |
---|---|
Ottobre 2016 | 18,047 |
Novembre 2016 | 19,75 |
Dicembre 2016 | 19,571 |
Gennaio 2017 | 22,976 |
Febbraio 2017 | 21,581 |
Marzo 2017 | 17,768 |
Aprile 2017 | 18,009 |
Maggio 2017 | 18,115 |
Giugno 2017 | 18,01 |
Luglio 2017 | 17,536 |
Agosto 2017 | 17,797 |
Settembre 2017 | 18,658 |
Ottobre 2017 | 19,128 |
Novembre 2017 | 20,949 |
Dicembre 2017 | 25,045 |
Gennaio 2018 | 19,883 |
Febbraio 2018 | 22,725 |
Marzo 2018 | 23,411 |
Aprile 2018 | 21,775 |
Maggio 2018 | 23,349 |
Giugno 2018 | 23,836 |
Luglio 2018 | 24,294 |
Agosto 2018 | 25,268 |
Settembre 2018 | 29,057 |
Ottobre 2018 | 27,174 |
Novembre 2018 | 24,892 |
Dicembre 2018 | 25,244 |
Gennaio 2019 | 23,924 |
Febbraio 2019 | 20,522 |
Marzo 2019 | 18,328 |
Aprile 2019 | 18,637 |
Maggio 2019 | 17,251 |
Giugno 2019 | 14,225 |
Luglio 2019 | 12,608 |
Agosto 2019 | 11,525 |
Settembre 2019 | 12,584 |
Ottobre 2019 | 12,863 |
Novembre 2019 | 15,994 |
Dicembre 2019 | 14,712 |
Gennaio 2020 | 13,184 |
Prezzo del gas (indicizzato al PSV) durante il lockdown del 2020 e nei mesi successivi
Con l’inizio del periodo di lockdown nel 2020, la situazione è cambiata completamente.
Come sappiamo, la gran parte delle attività produttive hanno subito un forte rallentamento e alcune si sono fermate per mesi, con conseguente crollo della domanda di energia elettrica (oltre il 40% della quale viene prodotta grazie al gas).
Conseguentemente, come vediamo nel grafico, il PSV gas è calato fino a raggiungere il minimo storico (inteso come media mensile) di 5,975 €/MWh a Giugno 2020.
Con le graduali riaperture e la lenta ripresa dell’economia, la domanda è aumentata gradualmente nei mesi successivi. A settembre, il valore del PSV era tornato a 11,456 €/MWh e a dicembre a 16,461 €/MWh.
Mese | PSV (media mensile in €/MWh) |
---|---|
Febbraio 2020 | 10,714 |
Marzo 2020 | 10,06 |
Aprile 2020 | 8,625 |
Maggio 2020 | 6,568 |
Giugno 2020 | 5,975 |
Luglio 2020 | 6,43 |
Agosto 2020 | 8,219 |
Settembre 2020 | 11,456 |
Ottobre 2020 | 13,341 |
Novembre 2020 | 13,908 |
Dicembre 2020 | 16,461 |
Forte aumento del PSV nel 2021 (prime avvisaglie della crisi geopolitica)
Nel 2021, il mercato del gas ha subito la prima impennata di una lunga serie.
La crisi geopolitica fra la Russia e l’Ucraina, ormai sempre più evidente, e l’esaurimento delle scorte di gas dovuto al rigido inverno appena trascorso, hanno portato ad un aumento del prezzo del PSV fino a 35,335 €/MWh a luglio 2021.
Alla fine, il PSV ha raggiunto quota 62,212 €/MWh a settembre 2021 e 113,344 €/MWh a dicembre 2021.
Mese | PSV (media mensile in €/MWh) |
---|---|
Gennaio 2021 | 19,882 |
Febbraio 2021 | 18,216 |
Marzo 2021 | 18,262 |
Aprile 2021 | 21,441 |
Maggio 2021 | 25,427 |
Giugno 2021 | 28,085 |
Luglio 2021 | 35,335 |
Agosto 2021 | 42,31 |
Settembre 2021 | 62,212 |
Ottobre 2021 | 88,234 |
Novembre 2021 | 80,31 |
Dicembre 2021 | 113,344 |
Massimo storico del PSV e crisi energetica nel 2022
Dopo l’inizio della guerra in Ucraina, la tendenza si è ulteriormente accentuata, come prevedibile. L’ombra della “chiusura dei rubinetti” del gas russo è stata la causa principale degli ulteriori aumenti che si sarebbero verificati poco dopo.
A marzo 2022 il PSV aveva raggiunto quota 128,317 €/MWh, che in quel momento era il punto più alto mai registrato.
Ma era solo l’anticamera di quanto sarebbe avvenuto quattro mesi dopo. A luglio il PSV del gas era aumentato di circa il 40% rispetto al massimo precedente di 4 mesi prima, per poi schizzare verso l’alto ad agosto 2022.
Il PSV gas di agosto, 232,658 €/MWh, è nettamente il valore più alto mai registrato finora ed è stato fortunatamente l’inizio di un’inversione di tendenza che continua tuttora.
Grazie alla stabilizzazione della situazione geopolitica e alla maggiore disponibilità di gas naturale liquefatto, ad ottobre 2022 il PSV era già sceso a 80,796 €/MWh, praticamente un terzo rispetto al picco di 2 mesi prima.
I mesi di luglio e agosto 2022, tuttavia, sono destinati a restare a lungo nella memoria degli italiani. I valori record raggiunti dal PSV in quel periodo hanno segnato in modo indelebile la politica italiana e le abitudini di consumo delle famiglie e delle imprese.
Mese | PSV (media mensile in €/MWh) |
---|---|
Gennaio 2022 | 86,909 |
Febbraio 2022 | 82,832 |
Marzo 2022 | 128,317 |
Aprile 2022 | 104,154 |
Maggio 2022 | 91,599 |
Giugno 2022 | 105,152 |
Luglio 2022 | 174,692 |
Agosto 2022 | 232,658 |
Settembre 2022 | 187,178 |
Ottobre 2022 | 80,796 |
Novembre 2022 | 91,055 |
Dicembre 2022 | 116,171 |
Andamento dell’indice PSV del gas nella prima metà del 2023
Nel 2023, l’andamento del prezzo del gas al PSV si è stabilizzato su una tendenza di graduale diminuzione.
La situazione geopolitica è rimasta relativamente invariata, e l’offerta di gas è stata sostenuta da una maggiore disponibilità e da una crescente diversificazione delle fonti di approvvigionamento.
Ciò ha portato ad un calo del PSV fino ai 45,028 €/MWh di aprile. A maggio, la media mensile del prezzo del gas è scesa ulteriormente a 34,502 €/MWh e il mese di giugno si è chiuso con un PSV inferiore ai 33 €/MWh.
Come possiamo vedere dalla tabella, questa diminuzione è proseguita anche il mese successivo (luglio 2023), ma a partire da agosto è iniziata un’inversione di tendenza, che prosegue tuttora. Settembre si è chiuso con un PSV medio pari a 36,659 €/MWh, mentre Ottobre 2023 sta facendo registrare un ulteriore aumento soprattutto a causa della riapertura del fronte di guerra in Medio Oriente fra Israele e Palestina.
Il dato di Ottobre presente in tabella è provvisorio, ma secondo gli analisti è improbabile una diminuzione del PSV nel breve termine.
Mese | PSV (media mensile in €/MWh) |
---|---|
Gennaio 2023 | 67,643 |
Febbraio 2023 | 56,521 |
Marzo 2023 | 46,291 |
Aprile 2023 | 45,028 |
Maggio 2023 | 34,502 |
Giugno 2023 | 32,683 |
Luglio 2023 | 31,786 |
Agosto 2023 | 33,593 |
Settembre 2023 | 36,659 |
Ottobre 2023 (provv.) | 41,331 |
Questa diminuzione del PSV è un dato significativo, perchè rappresenta un valore di quasi 8 volte inferiore (-400%) rispetto al picco più alto mai raggiunto di soli 9 mesi prima.
Pertanto, nel momento in cui scegliamo fra un’offerta a prezzo fisso (o “bloccato”) e una tariffa a prezzo variabile (o “indicizzato”), dobbiamo tenere a mente la grande volatilità del PSV.
Tirando le somme, dal 2016 ad oggi la situazione nel mercato all’ingrosso del gas è cambiata moltissimo.
Come possiamo vedere nel grafico sottostante (che mostra l’andamento della media mensile del PSV da ottobre 2016 ad oggi), la più grande crisi energetica degli ultimi decenni ha portato il prezzo del gas a livelli astronomici.
Anche se la situazione sta migliorando, è fondamentale restare aggiornati per non farsi trovare impreparati.
PSV gas oggi: aggiornamento in tempo reale
Come sappiamo, l’indice PSV del gas varia a seconda dell’offerta e della domanda di gas nel mercato. E’ fondamentale monitorarlo periodicamente per avere un quadro più chiaro delle tendenze in atto e prendere decisioni laddove necessario.
Ma cosa potremmo fare esattamente?
Per chi non è attivo nel trading, cambiare gestore è l’unica possibilità, se escludiamo costose installazioni di impianti fotovoltaici (soprattutto ora che non sono più disponibili Superbonus vari o sconti in fattura).
Tuttavia, non è poco. O quanto meno, meglio dell’altra opzione: non fare nulla. Ci sono gestori che offrono senza alcun dubbio condizioni molto più vantaggiose rispetto al tuo fornitore attuale, e avere un quadro aggiornato della tendenza del PSV può aiutarti a capire se e quando è arrivato il momento di cambiare.
Per seguire in tempo reale l’andamento del PSV oggi o quanto meno nell’arco della settimana, puoi consultare il sito del GME o tornare su questa pagina, sulla quale a breve troverai il PSV sempre aggiornato.
Il valore del PSV attuale è il seguente: (presto disponibile)
Tendenza e previsioni sul prezzo del gas metano nel 2023 e nel 2024
Nel corso dell’estate 2023, la domanda e l’offerta del mercato del gas saranno influenzate dai fattori stagionali e dalle condizioni climatiche.
In particolare, l’indice PSV del gas potrebbe oscillare in base alla componente materia prima gas e alle fluttuazioni della borsa del gas nazionale.
Non è possibile fare previsioni precise, ma si può dire che la tendenza attuale potrebbe continuare se le variabili rimangono stabili.
Cosa accadrà in autunno?
Durante l’autunno 2023, l’andamento del PSV potrebbe essere influenzato dai cambiamenti nel consumo di energia elettrica e dalla variazione nella domanda di gas.
Alcune delle condizioni che potrebbero influenzare il mercato includono l’inizio della stagione del riscaldamento e l’incremento dell’utilizzo di gas per la generazione di energia elettrica.
Tuttavia, le previsioni potrebbero subire variazioni in base alle condizioni meteo e agli eventuali avvenimenti politici ed economici che potrebbero influire sulla domanda di energia.
Cosa potrebbe accadere in inverno?
Per quanto riguarda l’inverno 2023-2024, la domanda di gas aumenterà prevedibilmente a causa della necessità di riscaldamento nelle abitazioni e nei luoghi pubblici.
Inoltre, le condizioni climatiche avverse potrebbero causare interruzioni nella produzione e nella distribuzione del gas, influenzando conseguentemente il PSV.
Anche in questo caso, non è possibile fare previsioni precise, poiché molti fattori, come le temperature medie stagionali e gli eventi geopolitici, possono influire sull’andamento del mercato del gas.
Il PSV nel mercato libero e nel mercato tutelato
Nel mercato libero del gas, hai la possibilità di scegliere il fornitore e l’offerta che meglio si adatta alle tue esigenze.
Gli operatori presenti in questo mercato sono molteplici e offrono le loro proposte sia ai clienti domestici che alle aziende. L’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) è l’ente che vigila su questi operatori per garantire la trasparenza e la concorrenza nel settore.
I gestori che operano nel mercato libero offrono tariffe a prezzo fisso e soprattutto a prezzo variabile (a volte viene chiamato prezzo indicizzato) perchè basato sul valore mensile dell’indice PSV del metano.
A quest’ultimo, i fornitori applicano una componente aggiuntiva generalmente denominata spread o contributo al consumo. In altre parole, si tratta del margine di guadagno del gestore sul quantitativo di Smc di gas che consumiamo.
Nel mercato tutelato, invece, le tariffe sono stabilite direttamente dall’ARERA e vengono aggiornate ogni mese. Non è permesso scegliere tra offerte particolari, perchè il mercato è uniformato e controllato da ARERA. I gestori non possono fare nulla per modificare questa offerta.
PSV del gas bloccato o variabile: cosa conviene di più?
Per quanto riguarda le offerte dei gestori nel mercato libero, possono essere divise in due categorie: PSV bloccato (o fisso) e PSV variabile (o indicizzato).
Un’offerta a prezzo bloccato prevede un prezzo stabilito per tutto il periodo contrattuale, garantendo così una maggiore stabilità e prevedibilità nella spesa mensile.
Al contrario, una tariffa a prezzo variabile segue l’andamento del mercato e può subire variazioni in base all’offerta e alla domanda del gas metano, che si ripercuoterà sul valore del PSV.
La scelta tra una tariffa bloccata o variabile dipende dalle tue esigenze e dal tuo profilo di consumo.
Se desideri avere una spesa più stabile nel tempo e non correre il rischio di fluttuazioni impreviste, un’offerta a prezzo fisso potrebbe essere la soluzione migliore. Tuttavia, le offerte a prezzo bloccato durano generalmente non meno di 12-24 mesi (raramente arrivano a 36 mesi) e possono comportare una penale da pagare in caso di recesso anticipato.
Invece, se preferisci la flessibilità e la libertà di poter cambiare gestore in qualunque momento e di poter risparmiare in caso di diminuzione del PSV, un’offerta a prezzo indicizzato potrebbe essere la scelta più adatta.
SNAM e la rete nazionale di gasdotti
Nella rete nazionale di gasdotti, Snam Rete Gas riveste un ruolo fondamentale. Gestisce quasi 33.000 km di gasdotti in Italia, garantendo l’affidabilità e l’efficienza del trasporto del gas metano.
Grazie alla sua vasta rete di trasporto, Snam Rete Gas permette la distribuzione di gas in diverse regioni italiane, facendo in modo che le esigenze energetiche del paese siano soddisfatte.
La rete nazionale di gasdotti è un elemento cruciale per la sicurezza energetica dell’Italia. Come sai, il gas è una risorsa indispensabile per la produzione di energia elettrica, il riscaldamento e la produzione industriale.
Attraverso la rete di gasdotti, è possibile garantire una fornitura stabile e continua di gas metano a tutte le regioni del paese. La manutenzione dell’infrastruttura della rete nazionale di gasdotti è fondamentale per garantire l’efficienza e la sicurezza del sistema.
Ecco perché Snam Rete Gas investe notevolmente in questo settore. Questi investimenti vanno dalla sostituzione di vecchi gasdotti all’implementazione delle tecnologie più avanzate per la gestione e il monitoraggio delle operazioni.
Per far fronte alla crescente domanda di gas metano, Snam Rete Gas lavora costantemente all’espansione della rete di gasdotti in Italia. Negli ultimi anni, sono stati aggiunti diversi nuovi collegamenti, garantendo una maggiore capacità e flessibilità del sistema.
Inoltre, l’azienda sta studiando nuovi progetti per aumentare ulteriormente l’estensione e la capacità della rete nazionale di gasdotti.
Domande Frequenti sul PSV
Il PSV è influenzato dalle fluttuazioni dei prezzi internazionali del gas?
Sì, il PSV (come tutti i mercati energetici nazionali) è fortemente influenzato dalle quotazioni e fluttuazioni dei prezzi internazionali del gas, in particolare quelli dell’hub olandese TTF e del gas liquefatto. Tuttavia, viene influenzato anche da fattori locali come la domanda interna, le condizioni atmosferiche e i livelli delle riserve.
Che tipo di contratti si negoziano nel Punto di Scambio Virtuale?
Nel Punto di Scambio Virtuale la maggior parte delle transazioni riguarda contratti spot giornalieri in cui il prezzo viene fissato per la consegna nel giorno lavorativo successivo. Tuttavia sono disponibili anche altre tipologie contrattuali quali quelli a termine più lunghi che permettono agli operatori una maggiore flessibilità nella gestione dei loro portafogli energetici.
Che tipo di dati vengono pubblicati dal gestore del PSV?
Il gestore del PSV (Snam Rete Gas) pubblica quotidianamente una serie di dati relativi alle transazioni effettuate, inclusi i volumi degli scambi effettuati, il numero di transazioni concluse, i prezzi delle transazioni, il prezzo di chiusura spot giornaliero e altre informazioni utili per gli operatori del mercato e per i consumatori interessati a monitorare l’andamento del PSV. I dati sono accessibili anche tramite il sito del GME (Gestore dei Mercati Energetici).
Ci sono differenze tra il PSV e gli altri punti di scambio (hub virtuali) del gas in Europa?
Ci possono essere differenze tra il PSV e gli altri punti scambio del gas nazionali in Europa (NCG VTP in Germania, PEG in Francia, NBP in Gran Bretagna e TTF in Olanda, per citare solo i principali) in termini di volume degli scambi, prezzi, modalità operative e normative applicabili.
Quale impatto ha il clima sulla domanda e l’offerta nel Punto di Scambio Virtuale?
L’impatto delle condizioni climatiche sulla domanda e offerta nel Punto Scambio Virtuale può essere significativo, dato che il consumo del gas metano è fortemente correlato con la temperatura esterna. Ad esempio, il freddo invernale e il riscaldamento dilatano la domanda, facendo salire i prezzi. Al contrario, le alte temperature estive comprimono la domanda, facendoli diminuire. Infine, la ventosità e la radiazione solare aumentano l’offerta da rinnovabili, abbassando la domanda di gas.
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