Il Codice POD (acronimo di Point Of Delivery, o Punto di Consegna) è un elemento essenziale nel settore energetico in Italia.
Ci sonsente di gestire con precisione e sicurezza tutti gli aspetti legati al tuo contratto dell’energia elettrica. Svolge un ruolo fondamentale nella tua bolletta della luce, poiché consente al gestore di associare la tua utenza ad un preciso punto di fornitura e quindi ad un determinato contatore.
Ma cos’è esattamente e perché è così importante? Ecco una panoramica generale per aiutarti a capire meglio l’argomento.
Cos’è il Codice POD?
La struttura del codice POD rispecchia un formato standardizzato valido a livello nazionale. E’ un codice univoco composto da 14 caratteri alfanumerici (a volte può esserci un numero aggiuntivo alla fine, che porta il totale a 15).
Viene utilizzato per identificare con precisione il punto di fornitura di energia elettrica di un’abitazione o di un’attività commerciale, facilitando così il completamento delle seguenti operazoni:
- In caso di prima attivazione del contatore elettrico.
- L’attivazione del contatore, ossia un subentro.
- Il cambio di intestatario di una fornitura attiva, cioè una voltura.
- Per effettuare un cambio fornitore.
- Per disattivare l’utenza.
La fornitura di energia alla propria casa è un processo che inizia con l’allacciamento alla rete nazionale dell’energia elettrica. Chi si occupa di questo compito? È la società di distribuzione competente per la zona in cui si trova l’abitazione.
Questa operazione culmina con l’installazione del contatore, un passaggio cruciale per monitorare il consumo energetico. Al momento dell’allacciamento, viene assegnato un POD all’utenza elettrica.
Essere a conoscenza di queste informazioni è fondamentale. Non appena il processo di allacciamento è completato, infatti, il cliente finale viene immediatamente informato del proprio POD.
Il codice POD, quindi, può essere paragonato ad un “codice fiscale” della fornitura elettrica: è collegato all’utenza luce e resta sempre identico, anche nel caso di cambio del fornitore o del nominativo sulla bolletta a seguito di una voltura.
Infatti, un punto di consegna (Point of Delivery) non è collegato alla relazione contrattuale con un fornitore specifico, bensì identifica una posizione geografica ben precisa (quella del contatore della tua abitazione). Allo stesso tempo, associa quest’ultimo (il contatore) all’intestatario del contratto di fornitura (per la fatturazione dei consumi).
Per questo, non importa quale fornitore scegli, né chi sia l’intestatario della bolletta: il codice POD manterrà sempre lo stesso codice identificativo ed eventualmente verrà “ereditato” dal nuovo intestatario in caso di voltura.
Ora vediamo come è composto:
- I primi 2 caratteri sono lettere e fanno riferimento all’Italia come nazione. Nel nostro caso, quindi, saranno sempre IT.
- A seguire troviamo 3 numeri che identificano il distributore locale dell’energia, ognuno dei quali ha un codice univoco. Ad esempio, il codice identificativo di un’utenza E-Distribuzione (gruppo Enel) è 001. Un’utenza che ha Areti (gruppo Acea, operativa nella zona di Roma) come società di distribuzione avrà il codice 002 dopo le lettere IT. Oppure 020 per Ireti (Iren a Torino) e così via.
- Dopo queste 3 cifre, vedremo la lettera E, il Codice di Servizio che sta per “Elettricità” ed indica il tipo di utenza, cioè quella dell’energia elettrica. Questo carattere è stato stabilito da Arera ed è quindi obbligatorio.
- A seguire, abbiamo una sequenza di 8 numeri che rappresenta il codice identificativo del punto di prelievo. Questo codice (di 8 numeri) è visualizzabile sul contatore elettronico E-distribuzione (del gruppo Enel) con la dicitura “Numero Cliente” (attenzione: non ha nulla a che vedere con il Numero/Codice Cliente presente sulla bolletta).
- Infine, la cosiddetta Chiave di Controllo è un carattere opzionale che a volte non è presente.
Per avere un’idea di come sia strutturato un POD, ecco un esempio:
La necessità di avere un codice POD è fondamentale per gestire in modo efficiente le forniture elettriche e garantire un’identificazione rapida e precisa del punto di prelievo.
Tenere a portata di mano il tuo POD può essere utile ogni volta che desideri interagire con il tuo fornitore di energia, ad esempio per comunicazioni, segnalazioni o richieste di assistenza.
Come trovare il Codice POD
Il POD, necessario per la gestione della fornitura elettrica domestica, può essere recuperato dirrettamente sulla bolletta della luce (sia cartacea che elettronica).
Tuttavia, esistono strade alternative che in pochi conoscono per recuperare il codice POD senza bolletta.
Dove si trova il POD sulla bolletta?
Il modo di gran lunga più semplice (e anche il più veloce) per trovare il tuo POD è cercarlo sulla tua bolletta dell’elettricità.
E’ solitamente stampato nella sezione “Dati del Contratto” o “Dati Fornitura”, che puoi trovare sulla prima o sulla seconda pagina della tua bolletta della luce. Quasi sempre, lo troverai nella parte alta del foglio (a destra o a sinistra dell’importo da pagare).
Codice POD senza bolletta: è possibile recuperarlo?
Non hai a disposizione una bolletta della luce o il contratto stipulato con il gestore? Non è un problema: è possibile recuperare il codice identificativo del punto di consegna dell’energia anche in assenza di una bolletta.
Puoi riuscirci utilizzando uno di questi metodi (descritti nel dettaglio in questa parte dell’articolo): chiamare il Servizio Clienti del tuo gestore, tramite il contatore della luce o contattando il tuo distributore di zona.
Chiamando il Servizio Clienti del gestore
Se non hai una a portata di mano, puoi trovare il POD senza bolletta anche contattando il servizio clienti del tuo fornitore. Comunicando nome, cognome, indirizzo e altri dati personali che ti verranno eventualmente chiesti, il gestore della tua utenza della luce sarà in grado di indicare il relativo POD.
Ovviamente, ciò è possibile solo se l’utenza è ancora attiva. In caso contrario, sarà necessario ricorrere ad uno dei seguenti metodi.
Come si fa a trovare il POD tramite il contatore della luce?
In alternativa, puoi trovare il codice POD senza bolletta anche sul tuo contatore. Sui contatori meccanici puoi trovarlo solitamente stampato su un’apposita targhetta. Tuttavia, come sappiamo, oggi la maggior parte dei contatori sono elettronici.
Alcuni modelli di contatore elettronico mostrano integralmente la sequenza alfanumerica di 14 cifre premendo il relativo pulsante. Ad esempio, i contatori di Ireti (gruppo Iren) a Torino e Unareti (gruppo A2A) e Milano.
In altri casi, appare soltanto il Numero Cliente (la sequenza di 8 o 9 cifre che compare dopo la lettera E, di cui abbiamo parlato in precedenza). La stragrande maggioranza dei contatori sono quelli di E-distribuzione (gruppo Enel), che lo forniscono sotto la dicitura “Numero Cliente”. Quelli di Acea-Areti, invece, lo chiamano “N. U.”
Anche in questo caso, è necessario premere l’unico tasto visibile (che trovi nella parte in alto a destra del contatore) per ottenere diverse informazioni.
Continua a premere il tasto finchè non vedrai comparire il dato che ci interessa, cioè la sequenza identificativa di 8 numeri (che possono diventare 9 in caso di presenza della chiave di controllo). Può essere utile avere una torcia o il cellulare per leggerlo più facilmente.
Successivamente, utilizzando degli strumenti online (che richiederanno questo numero e il CAP) è possibile ricostruire il POD completo combiando il dato parziale del numero cliente con quello del CAP dell’utenza.
In alternativa, per ricostruire il tuo codice POD ti basta anteporre al Numero Cliente i caratteri IT00XE, dove “00X” deve essere sostituito con il Codice univoco del tuo distributore. Ad esempio, 001 per Enel distribuzione.
Infine, c’è un altro metodo che ci garantisce di poter recuperare il nostro POD anche senza una bolletta.
Contattando il distributore
Se ancora non riesci a trovare il tuo codice POD oppure se i metodi elencati finora non fanno al caso tuo, puoi provare a contattare il distributore locale di energia elettrica (se non sai qual è il tuo distributore, tramite il sito di ARERA puoi trovarlo facilmente).
Il distributore è l’ente responsabile della manutenzione e del funzionamento della rete elettrica nella tua zona (non è il gestore). Puoi trovare i contatti del tuo distributore sulla bolletta o sul sito web dell’Autorità per l’Energia Elettrica, Gas e il Sistema Idrico.
Dopo aver chiamato il distributore, sarà sufficiente fornire alcuni dati (indirizzo e il codice fiscale), e saranno in grado di comunicarti il POD. Tuttavia, questa procedura potrebbe comportare l’invio di una modulistica più complessa e tempi più lunghi.
In alternativa, può essere possibile accorciare i tempi grazie al numero di matricola del contatore.
Dal momento che il tuo distributore è il proprietario (oltre che l’installatore) del tuo contatore, a partire dal numero di matricola dovrebbe essere in grado di fornirti facilmente il POD completo.
Codice POD e PDR: cosa li differenzia e cosa li accomuna?
Conoscere il tuo POD è fondamentale quando devi richiedere un cambio o cambiare fornitore di energia elettrica, poiché permette di individuare la tua posizione nella rete elettrica.
Codice PDR: cos’è e dove si trova
Il codice PDR (Punto di Riconsegna) è un codice alfanumerico di 14 caratteri che identifica il punto di fornitura del gas naturale.
Anche il PDR si trova sulle tue bollette, ma su quelle del gas. Serve per cambiare fornitore di gas naturale o per effettuare altre operazioni relative al tuo contratto, come ad esempio la voltura o la subentro.
Entrambi identificano un punto di fornitura
Sia il codice POD che il PDR indicano la posizione geografica esatta di un punto di fornitura. Cos’è esattamente?
Il punto di fornitura rappresenta l’ubicazione precisa sulla rete nazionale dell’impianto di energia elettrica o gas naturale a cui sei connesso.
Quindi, entrambi identificano il tuo punto di fornitura in maniera univoca all’interno della rete nazionale (di energia elettrica e di gas, rispettivamente).
Ti consentono di gestire la tua utenza
Inoltre, è necessario conoscere il tuo codice POD o PDR per effettuare operazioni fondamentali quali il subentro, la voltura, cambiare fornitore di energia elettrica o di gas metano e disattivare l’utenza.
Il processo di cambio gestore solitamente dura tra i 15 e 60 giorni e non comporta l’interruzione della fornitura di energia o gas durante la transizione.
Per cambiare fornitore di energia elettrica o gas, basta confrontare le offerte dei vari fornitori disponibili sul mercato e scegliere quella che meglio si adatta alle tue esigenze.
Dopo aver trovato l’offerta ideale, dovrai fornire al nuovo gestore i tuoi dati personali, il tuo codice fiscale e il POD o PDR del tuo punto di fornitura.
Il Codice POD è un dato riservato: come tutelarsi dalle possibili (e frequenti) truffe
È essenziale proteggere il tuo POD come fosse un dato riservato, perché è un’informazione molto importante e potrebbe essere utilizzato per organizzare truffe.
Truffe telefoniche
Una delle truffe più frequenti riguarda le telefonate in cui ti viene chiesto di fornire il POD.
Molte volte, queste comunicazioni possono sembrare affidabili, dal momento che spesso utilizzano nomi di aziende note e con buona reputazione.
Tuttavia, è importante non condividere mai il tuo codice POD quando ti viene chiesto, in quanto potrebbe essere usato per cambiare gestore e attivare altre offerte a tua insaputa.
Un consiglio è di verificare sempre il numero di telefono del mittente prima di fornire informazioni personali.
Nel dubbio, non fornire mai dati sensibili perchè nel 99,9% dei casi il tuo vero gestore non ti chiamerebbe mai chiedendoti informazioni personali.
I tuoi dati personali ti vengono chiesti quando sei TU a contattare il servizio clienti del tuo gestore, ma in quel caso viene richiesto il Codice Cliente (o un dato equivalente, con un nome molto simile) e non il POD.
Occhio alle email: verifica sempre l’identità del mittente
Per prevenire truffe e proteggerti dai ladri di identità, adotta un comportamento consapevole anche quando controlli la tua posta elettronica.
In particolare, un’altra precauzione fondamentale consiste nel verificare l’autenticità dei siti web che ti inviano un’email contenente un link per visitare una pagina sul proprio sito, per accertarti che non si tratti di un tentativo di truffa. Poche persone lo fanno, ed è per questo che le truffe di questo tipo sono così frequenti.
Facciamo un esempio.
A tutti noi è già capitato almeno una volta di cliccare un link dentro un’email per distrazione o fretta, senza aver prima verificato che l’indirizzo email del mittente fosse quello ufficiale del proprio gestore.
Controllare in che modo? Cliccando sui dettagli del mittente (prima di aver cliccato un link dentro l’email) è possibile vedere l’indirizzo email. A questo punto, inserire questo indirizzo (fra virgolette) su un motore di ricerca. Ad esempio:
“info@miogestore.com”
E’ importante inserirlo fra virgolette per eliminare i risultati non rilevanti.
In molti casi, se si tratta di una truffa, troverai delle segnalazioni di altri utenti su qualche forum o sito online. Ad esempio, sul forum di Altroconsumo o sul sito della Guardia di Finanza.
Se non prenderai questa precauzione, correrai il rischio (dopo aver cliccato su uno dei link contenuti nell’email) di finire su una pagina web “fasulla”, infettata da un malware o con una grafica identica a quella del tuo gestore. Inserendo inconsapevolmente le tue credenziali di login su un sito di questo tipo, i tuoi dati personali finirebbero nelle mani di truffatore, che molto probabilmente li utilizzerebbe per danneggiarti economicamente in qualche modo.
Altre domande frequenti sul codice POD
Qual è il “POD del gas”?
In realtà, non esiste il “POD del gas”. Tuttavia, per quanto riguarda la bolletta del gas, l’equivalente del POD per la fornitura di energia elettrica è chiamato “PDR”, ovvero Punto di Riconsegna.
Questo codice numerico identifica il punto di riconsegna del gas naturale ed è utilizzato per la fatturazione dei consumi di gas. In sintesi, anche se non esiste un “Codice POD del gas” specifico, il PDR svolge una funzione analoga nell’identificare un preciso punto geografico di fornitura di gas metano.
Esiste un equivalente del codice POD sulla bolletta dell’acqua?
Effettivamente, esiste un equivalente del codice POD sulla bolletta dell’acqua, ed è chiamato “matricola del contatore dell’acqua”.
Si tratta di un codice numerico che identifica il contatore dell’acqua e il punto di fornitura. Viene utilizzato per la fatturazione dei metri cubi di acqua effettivamente consumati, e può essere visualizzata anche sulla bolletta dell’acqua.
A volte, questo numero di matricola viene chiesto per effettuare l’autolettura, ma è indispensabile anche in caso di voltura o subentro.
E’ possibile che il codice POD sia “sbagliato”?
In passato, in rarissimi casi il numero del POD può essere stato riportato in modo errato sulla bolletta o essere stato registrato in modo sbagliato dal fornitore di energia. Oggi, con l’avvento della digitalizzazione delle procedure burocratiche, le probobilità che questo accada sono prossime allo zero.
Tuttavia, potresti avere la percezione che il tuo codice POD sia “errato” perchè a volte è composto da 15 caratteri invece che da 14. Ciò avviene quando è presente un carattere opzionale denominato Chiave di Controllo. Tutto nella norma, dunque.
Per saperne di più, leggi la sezione “Cos’è il Codice POD?” in alto, in cui analizziamo nel dettaglio la composizione del POD.
E’ possibile cambiare il POD?
No, non è possibile cambiarlo. Il codice POD rimane inalterato in caso di cambio di gestore dell’utenza della luce, di voltura e di subentro. Non cambia neppure quando il contatore viene sostituito a causa di un malfunzionamento oppure a seguito del passaggio ad un contatore elettronico di nuova generazione.
Ecco i prossimi passi
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